Come comprare pneumatici da fallimenti
Comprare pneumatici da fallimenti tramite aste giudiziarie potrebbe sembrare un’ottima idea, non fosse per le incognite che ogni volta bisogna affrontare. In linea teorica si potrebbe pensare che l’acquisto di uno stock di gomme (quasi sempre usate) a scatola chiusa sia vantaggioso, e in effetti molto spesso lo è. Bisogna però considerare anche altri aspetti, non sempre noti, legati ad esempio al disbrigo delle pratiche burocratiche e quindi alle tempistiche di consegna degli pneumatici. Potrebbe volerci un semestre o perfino un anno intero prima che le gomme vengano consegnate al vincitore dell’asta. E nonostante questo sia specificato a chiare lettere nella descrizione del lotto, i meno esperti tirano dritto e si vedono poi costretti ad aspettare. Ma questo non è l’unico punto critico di un acquisto di pneumatici e rimanenze varie da fallimenti. In questo articolo vedremo come e perché convenga comprare online, piuttosto che da un fallimento di beni messi all’asta.
COME FUNZIONA UN FALLIMENTO DI BENI AZIENDALI
Il fallimento di beni aziendali è un’operazione complessa e macchinosa, che viene gestita da tribunali in collaborazione con periti, notai, legali e – nel caso di beni mobili come furgoni, auto, ecc – da agenzie di pratiche auto. Lo scopo dell’asta, una volta dichiarato il fallimento, è quello di ammortizzare i debiti contratti dall’azienda, recuperando con la vendita una parte del denaro non versato allo stato. I beni, come appunto gli pneumatici, vengono proposti una prima volta al prezzo più alto stabilito per quel lotto, o singolarmente (come stock di sole gomme) oppure insieme ad altri beni (di solito furgoni e attrezzature). Sono previsti ulteriori “esperimenti”, così vengono chiamati in gergo tecnico, se il primo tentativo non va a buon fine. E di solito il valore scende ogni volta del 25%, fino ad arrivare al minimo stabilito (in certi casi anche 1 euro).
Le aste conseguenti a un fallimento si svolgeva un tempo esclusivamente di persona e dal vivo, presso le aule dei rispettivi tribunali (Milano, Bologna, Roma, Napoli, ecc). Oggi, con l’avvento del web e delle telecomunicazioni digitali, sono nati diversi siti e portali specializzati in aste fallimentari, come ad esempio industrialdiscount.it. Partecipare non è così difficile, bisogna registrarsi come privato o come azienda compilando i dati richiesti. I problemi sono di altro ordine e nascono sia in fase di valutazione del prodotto, sia al momento di ritirare il lotto e “sbloccare” la pratica. Vediamo con precisione che cosa può succedere a chi cerca di comprare uno stock di pneumatici da un fallimento.
I RISCHI DI ACQUISTARE GLI PNEUMATICI DA UN FALLIMENTO
Come abbiamo anticipato sussistono vari rischi nell’acquisto di pneumatici per mezzo di un’asta giudiziaria. Alcuni di questi rischi sono tollerabili, come la cauzione da versare in anticipo per partecipare. Altri costituiscono una vera e propria incognita, tanto da mettere a repentaglio il buon esito dell’operazione. Li elenchiamo di seguito in ordine sparso, così da chiarire ogni dubbio nelle persone che vorrebbero partecipare a un’asta ma non sanno come fare.
- Difficoltà nel definire la qualità degli pneumatici
Se prendiamo come modello di riferimento gli annunci online dei lotti, ci accorgiamo che gli pneumatici vengono soltanto fotografati insieme, con uno scatto unico, da una prospettiva tutt’altro che ravvicinata. Per il potenziale acquirente vuol dire in pratica valutare lo stato e l’usura delle gomme al buio: impossibile con una foto e basta. La stessa alternativa di effettuare un sopralluogo sul posto non sembra giustificare il risparmio effettivo: se gli pneumatici sono dall’altra parte del paese diventa un costo in termini di carburante, tempo e denaro.
- Contatto mediato da agenzie
Gli pneumatici bisogna conoscerli, prima di comprarli. Bisogna sapere se sono stati esposti alle intemperie per mesi, o se hanno subito riparazioni e interventi di rigenerazione della mescola. Questi dettagli li conosce solo chi quegli pneumatici li ha utilizzati per i propri furgoni e auto aziendali, e non certo gli intermediari che invece si occupano della trattativa. Avere a che fare con loro è un limite, perché manca la possibilità di conoscere direttamente la storia delle gomme.
- Tempi burocratici medio-lunghi
Un altro punto critico degli pneumatici da fallimenti comprati con l’asta sono i tempi burocratici medio-lunghi. In caso di vittoria, bisogna infatti attendere che il tribunale notifichi l’atto di acquisto, e se il tribunale legifera su una città o un’area molto popolosa, i tempi inevitabilmente si dilatano. Possono volerci mesi prima che arrivi il via libera per andare a ritirare le gomme. E dato che queste cambiano a seconda della stagione, si corre il pericolo di comprare gomme invernali o estive nella stagione sbagliata!
- Cauzione obbligatoria per partecipare all’asta
Da ultimo, come se non bastassero i punti precedenti, è bene ricordare che per partecipare a un’asta occorre versare una cauzione vincolante: se si vince l’asta ma non si versano i soldi, la caparra verrà trattenuta. Questa somma di denaro va versata con bonifico bancario e talvolta è ben più alta della somma necessaria per l’acquisto degli pneumatici. Insomma, un controsenso che rischia di vanificare il risparmio conseguito dal fallimento.
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